SUMMO
ARTIFICIO

Uno spazio virtuale per raccogliere “mirabilia”, studiolo di opere d’ingegno non ammirevole ma forse alquanto delizioso, uno strano disordine organizzato dove algoritmi custodiscono e mostrano agli spettatori oggetti, esperienze, parole.

ARTE CONTEMPORANEA

L’arte digitale e Nft, architetture effimere della tecno-elitè

Prendiamo la mostra Let’s Get Digital,  nuovo progetto espositivo della...

Masami Teraoka come la storia può raccontare il moderno

Masami Teraoka, nato nel 1936 a Onomichi, Hiroshima-ken, Giappone. Il...

Jeremy Enecio e le vie di mezzo, illustrazione contemporanea tout court

Jeremy Enecio è un giovane illustratore di origini Filippine, emigrato negli...

Andrea Kowch e i ritratti fissati nel vento

Andrea Kowch è nata nel Michigan nel 1986, artista molto...

Jose Luis Carranza, allegorie contemporanee

Jose Luis Carranza, classe 1981, vive e lavora a Lima...

Mu Boyan l’obesità allegra

Mu Boyan è uno scultore cinese, nato nel 1976 in...

Sterling Hundley e l’illustrazione in prospettiva

terling Hundley, classe 1976, è un illustratore di fama internazionale....

Enrico Robusti e la faraona arrostita al ginepro nella quarta dimensione

nrico Robusti, nato nel 1957 a Parma dove tutt’ora risiede,...

Raffaele Minotto intersezioni d’interni e luce

affaele Minotto è un artista che possiamo dire fissato in...

Andrey Remnev artista classico per volontà e virtù

ndrey Remnev è un artista russo, nato, circa, cinquant’anni fa,...

Lui Liu e l’arte della meraviglia

ui Liu è un artista straordinario, nato nelle regioni a...

Ivan Alifan e l’inesorabile sensualità dei dolciumi

van Alifan è un giovane figlio d’arte della grande madre...

FOTOGRAFIA

Eugenio Recuenco e il post manierismo in fotografia

Scrivere un articolo sul fotografo spagnolo Eugenio Recuenco, non è...

Maika Elan e la società di coppia vietnamita

Maika Elan (Nguyen Thanh Hai) è nata in Vietnam nel...

Marko Prelic , Tree People

uardando questa serie del fotografo serbo Marko Prelic  denominata “Tree People”,...

ARTE CLASSICA

La decollazione di San Giovanni opera Messinese attribuita al Caravaggio ma confermata al Minniti

Della decollazione di San Giovanni Battista, quadro commissionato dalla Compagnia...

Revival e società a Palermo nell’Ottocento – Pierfrancesco Palazzotto

Quando si parla di neogotico, difficilmente gli studiosi volgono lo...

Di seta et oro. Antichi tessuti nelle chiese di Acireale

Venerdì 23 settembre 2022 alle ore 19.30, nella Basilica San...

DIGITAL | CONCEPT | MATTE ART

L’arte digitale e Nft, architetture effimere della tecno-elitè

Prendiamo la mostra Let’s Get Digital,  nuovo progetto espositivo della...

Giochiamo alla più grande lotteria del mondo, come funzionano i Social network e Google, l’analisi di Andrea Miconi

L’analisi del professore Andrea Miconi, professore di Sociologia dei media...

Jeremy Enecio e le vie di mezzo, illustrazione contemporanea tout court

Jeremy Enecio è un giovane illustratore di origini Filippine, emigrato negli...

GALLERY COLLECTION

Tutti gli uomini d’ogni sorte, che hanno fatto qualche cosa che sia virtuosa, o sí veramente che le virtú somigli, doverieno, essendo veritieri e da bene, di lor propia mano descrivere la loro vita; ma non si doverrebbe cominciare una tal bella impresa prima che passato l’età de’ quarant’anni.

La settimana in
.PAROLE

Dal paragone tra poesia e storia, dalle discussioni cioè sul valore di imitare e ritrarre, nasce nel Cinquecento la fortuna teorica del ritratto, quando le sue invenzioni abbandonavano la naturalezza per la allegoria.

Il vasariano Duca Alessandro (1534) può essere una riprova. Se nelle Vite l’autobiografo ricorda I’autorevole parere del Pontormo sulla impossibilità di adeguare l’immagine al reale:

Figliuol mio, insino a che queste arme vere e lustranti stanno a canto a questo quadro, le tue ti parranno sempre dipinte; percioché, se bene la biacca è il piir fiero colore che adoperi l’arte, e nondimeno più fiero e lustrante è il ferro. Togli via le vere e vedrai poi che non sono le tue finte armi così cattiva cosa come le tieni.

nell’epistolario I’artista si compiace della sola simbologia cortigiana.

Per questa via il ritrarre (la resa della realtà) doveva cedere incondizionatamente all’ imitare. I commentatori di Aristotele, tra essi il Castelvetro, non erano tuttavia d’accordo: essi riconosce- vano le possibilità espressive della pittura nella sola resa della certezza esteriore, incontrando, in questo campo, il pieno consenso dei controriformisti, soprattutto del Paleotti, che teme il ritratto privato ed i suoi abusi.

I RITRATTI – Scritti d’arte del cinquecento – Paola Barocchi

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